Area Sonographer

Benvenuto nell’Area Sonographer del sito della SIEC!

News 9 dicembre 2019: Master in Ecocardiografia di base e avanzata 2019/2020 – Università di Catania

News 11 febbraio 2018: Report I Congresso Nazionale Cardiac Sonographer – Padova, 27-28 ottobre 2017

News 3 ottobre 2017: Informazioni relative a un concorso per una posizione di Sonographer

News: Scarica il file Position paper SIEC 2017 sul riconoscimento professionale del Sonographer (tecnico di ecocardiografia) (12556 download)

News: Audizione SIEC Camera dei Deputati del 19 ottobre 2016

A cura di Alfredo Posteraro e Alfredo Pizzuti

area-sonographer-01L’obiettivo di questo spazio virtuale è quello di fornirti le informazioni essenziali per comprendere la natura di questa figura professionale, l’iter formativo necessario per accedervi e le problematiche connesse che tutt’ora sono presenti nell’ordinamento delle professioni sanitarie nel nostro paese.

Inoltre lo scopo di questo spazio è quello di contribuire, insieme alle altre sezioni del sito, a fornirti indicazioni utili non solo per la tua formazione, ma anche per il mantenimento del tuo aggiornamento professionale e per reperire materiale e strumenti che agevolino la tua attività professionale quotidiana.

Per condividere con noi e con un gruppo sempre più vasto di persone che si dedicano quotidianamente all’ecocardiografia gli spunti, i dubbi e i problemi che derivano dalla tua esperienza formativa e professionale, non esitare a contattarci tramite il gruppo facebook della SIEC.

COS’E’ UN SONOGRAPHER

L’ecocardiografia è la metodica diagnostica che si avvale degli ultrasuoni per studiare la morfologia e la funzione delle strutture dell’apparato cardiovascolare.

Idealmente l’esecuzione di un esame ecocardiografico può essere scomposta in una fase di acquisizione delle immagini fisse ed in movimento (frame e loop rispettivamente), in una fase di analisi delle stesse immagini che comprende anche l’esecuzione di particolari misure (dimensioni lineari di cavità e vasi, volumi, velocità Doppler di flusso, gradienti pressori, ecc), che conduce infine all’interpretazione dell’esame ed alla produzione di un referto che comprende le conclusioni diagnostiche dell’esame stesso.

Tradizionalmente gli esami ecocardiografici sono eseguiti da medici cardiologi che eseguono le varie fasi dell’esame a bordo dell’ecocardiografo.

Dall’inizio degli anni ’80 nel mondo anglosassone e, negli ultimi anni anche nel nostro paese, si è affermata la figura del Tecnico di Ecocardiografia (Sonographer) ossia una figura professionale che, dopo un adeguato iter formativo, affianca il medico cardiologo nell’esecuzione degli esami ecocardiografici. Già nel 1992 l’American Society of Ecocardiography (ASE) pubblicava linee guida (successivamente aggiornate nel 2001) per la formazione dei tecnici di ecocardiografia.

area-sonographer-02Il sonographer quindi è il tecnico dedicato all’acquisizione delle immagini ecocardiografiche su cui si baseranno le conclusioni diagnostiche dell’esame. Inoltre deve possedere conoscenze adeguate ad interpretare le immagini acquisite e ad effettuare su queste ultime una serie di misure che forniscono al medico cardiologo un data set preliminare di informazioni su cui si baserà l’interpretazione finale dell’esame.

Da quanto appena esposto risulta evidente l’importanza sia dell’iter formativo del Sonographer, sia del modello organizzativo in cui tale figura professionale si trova ad agire. Del primo aspetto tratteremo nel prossimo paragrafo.

Per quanto riguarda il secondo aspetto l’ambiente ideale in cui si esprime la professionalità del sonographer è senz’altro il Laboratorio digitale di Ecocardiografia, ossia il modello organizzativo in cui l’acquisizione ed archiviazione delle immagini, la revisione e l’analisi delle stesse, le misurazioni, la produzione e l’archiviazione dei referti avvengono in modalità digitale. Si tratta di un modello già consolidato in ambiente radiologico, ma che fatica ad affermarsi in ambiente cardiologico, ed in particolare ecocardiografico, poichè probabilmente presuppone uno sforzo organizzativo iniziale che non tutti sono inclini ad affrontare.

I vantaggi di tale modello sono innumerevoli sia dal punto di vista dell’organizzazione del lavoro, che dal punto di vista clinico (basti pensare, a titolo esemplificativo, all’importanza di poter rivedere ogni volta che è necessario le immagini di un esame ecocardiografico e di poterle condividere sia localmente, ma soprattutto a distanza per ottimizzare la gestione clinica del paziente).

Nel Laboratorio digitale di Ecocardiografia il sonographer ha la possibilità di dedicarsi in prima istanza all’acquisizione della serie di immagini prestabilite per ogni esame ecocardiografico (protocollo di acquisizione), di fornire la prova della qualità delle immagini acquisite (superando in tal modo il limite storico dell’ecocardiografia, ossia l’estrema difficoltà a fornire la prova documentale delle conclusioni diagnostiche contenute nel referto) e di affermare pertanto in modo inequivocabile la propria professionalità. Inoltre ha la possibilità di dedicare il tempo necessario per ogni singolo esame alla fase di revisione, di misurazione e di produzione del report preliminare da sottoporre alla valutazione del medico. In tale contesto, così come accade ogni volta che si è chiamati a lavorare in equipe, è fondamentale la condivisione tra sonographer e medico di una precisa metodologia di lavoro, che comprende tutte le fasi di produzione dell’esame ecocardiografico, dall’acquisizione delle immagini alla produzione del referto finale.

I risultati delle esperienze che si sono consolidate, anche nel nostro Paese, indicano nella figura professionale del Sonographer un attore di irrinunciabile importanza nel modello organizzativo del Laboratorio di Ecocardiografia non solo in termini di ottimizzazione della produttività, ma, soprattutto, in termini di miglioramento della qualità degli esami ecocardiografici prodotti.

COME SI DIVENTA SONOGRAPHER

area-sonographer-03Da alcuni anni nel nostro Paese sono attivi Master Universitari di I livello dedicati alle Tecniche in Ecocardiografia. Si tratta del sistema di formazione di personale tecnico dedicato alla metodica ecocardiografica messo in campo da numerosi atenei italiani.

Tale percorso è comunque caratterizzato da dismogeneità sia nei criteri di accesso che nei programmi, disomogeneità che deriva sostanzialmente dall’autonomia didattica che caratterizza l’ordinamento universitario italiano.

Tra le figure professionali più frequentemente accettate in questi Master di I livello in Italia sono compresi coloro che sono in possesso di un titolo universitario appartenente ad una delle seguenti classi di laurea: Professioni sanitarie, infermieristiche e tecniche, Medicina e Chirurgia. Per i vari criteri di accesso comunque rimandiamo ai singoli bandi di concorso reperibili tramite i link riportati in calce al presente paragrafo (tale elenco non ha la pretesa di essere esaustivo dell’offerta formativa presente nel nostro Paese; pertanto vi chiediamo di segnalarci eventuali link che non risultino compresi in tale elenco).

E’ importante sottolineare che, anche se il Master universitario di I livello è l’unico strumento qualificante per l’attività di Sonographer in Italia, dal punto di vista formale il riferimento normativo attualmente vigente è il Decreto Interministeriale del 19 febbraio 2009 che, in merito alla “Determinazione delle classi delle lauree delle professioni sanitarie” fa ancora riferimento al Murst 2001, ossia al Decreto Interministeriale del 2 aprile 2001 che prevede una precisa distinzione, tra le altre, in “Classe delle lauree in professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica/o” (L/SNT1) e Classe delle lauree in professioni tecniche (L/SNT3). In quest’ultima classe vengono a loro volta distinte una “Area Tecnico-diagnostica” di cui fa parte il Tecnico Sanitario di Radiologia Medica ed una “Area Tecnico-assistenziale” di cui fa parte il Tecnico della Fisiopatologia Cardiocircolatoria e della Perfusione Cardiovascolare.

Da quanto appena esposto appare chiaro che, in Italia, mentre i master universitari formano Tecnici di Ecocardiografia con diverse qualifiche professionali, delle quali alcune come quella dei Tecnici della Fisiopatologia Cardiocircolatoria e della Perfusione Cardiovascolare posseggono conoscenze di fisiopatologia dell’apparato cardiovascolare ideali per le appplicazioni dell’ecocardiografia, solo la figura del Tecnico Sanitario di Radiologia Medica al momento è identificata nell’Area tecnico-diagnostica.

I Tecnici di Ecocardiografia che hanno iniziato la loro carriera professionale negli ultimi anni lo hanno fatto non in quanto tali, ma in virtù della propria Classe di laurea (di cui hanno conservato il trattamento sia giuridico che economico) e sono stati poi dedicati al Laboratorio di Ecocardiografia in base ad esigenze interne delle Aziende Sanitarie.

E’ pertanto fondamentale che in un prossimo futuro si possano risolvere tutti gli equivoci giuridici e normativi che potenzialmente possono minare il corretto ingresso nel mondo lavorativo di chi ha intrapreso o intendere intraprendere il percorso formativo del Tecnico di Ecocardiografia, evitando così che possa essere dispersa una risorsa irrinunciabile per la qualità dell’ecocardiografia nel nostro Paese.

Elenco dei link ai più recenti bandi di concorso per Master di I livello in “Tecniche di Ecocardiografia”